Se la moda dell’arredamento minimalista proprio non ti ha convinto, se sei alla ricerca di uno stile originale, che dia alla tua casa personalità e raffinatezza allo stesso tempo, se ti piace l’idea di giocare col rétro, allora ciò che potrebbe fare al caso tuo è lo shabby chic.
Da qualche tempo a questa parte se ne parla molto: piace perché è uno stile di grande effetto che permette di creare ambienti unici, singolari, non “fatti con lo stampino”, per intenderci. Perché, diciamocelo, oggi le case tendono un po’ ad assomigliarsi tutte. Se per la tua vuoi qualcosa di diverso, lo shabby chic ti dà un mare di possibilità di arredo e home décor.
Ma da dove cominciare? Semplice: dalla definizione di shabby chic.
Shabby chic: cos’è e cosa non è
Il primo passo per arredare con gusto è conoscere a fondo lo stile che desideri utilizzare. Iniziamo con l’analizzare l’espressione “shabby chic”, che può essere tradotta come “trasandato chic”. Attenzione, però: quel “trasandato” non deve essere inteso alla lettera. Si tratta di una precisa scelta stilistica, ben ponderata e controllata. Altrimenti lo “chic” scomparirebbe in un attimo. E noi non lo vogliamo. Giusto?
Quindi non andartene in giro a caso per mercatini dell’antiquariato, non andare a rispolverare cianfrusaglie dalla soffitta solo perché sono “vintage”. Sarebbe infatti impreciso considerare lo shabby chic come sinonimo di rétro, che è una categoria decisamente troppo ampia. Il rischio in cui devi cercare di non incappare è quello di trasformare la tua stessa casa in un mercatino delle pulci.
Lo shabby chic, pur lasciando ampio spazio alla libera interpretazione, ha dei precisi caratteri distintivi, il più importante dei quali è l’avere molti punti di contatto con lo stile provenzale. Già questa informazione ti permette di restringere il cerchio della tua ricerca.
I caratteri tipici dello shabby chic
Scendiamo più nel particolare e vediamo assieme alcune tipicità dello stile d’arredo che stiamo analizzando.
Shabby chic = total white
La caratteristica che salta subito all’occhio dello shabby chic è il grande ricorso al bianco. C’è una ragione: la casa shabby chic è luminosa, ariosa e armoniosa e il bianco contribuisce a ottenere questo risultato. Ecco perché ti consigliamo il total white per pareti, arredi ed elementi decorativi. Non preoccuparti dell’“effetto limbo”. A dare spessore al tutto ci saranno un sapiente mix dei materiali utilizzati per gli arredi, per i tessuti e per i soprammobili, i tratti stilistici dei mobili e i dettagli di cui adesso parleremo.
Legno ed effetto decapè
È senz’altro il legno il materiale protagonista della casa shabby chic. Legno sì, ma trattato con la tecnica del decapè, di origine francese, che consiste in un voluto invecchiamento del mobile tramite la carteggiatura di alcune zone. L’effetto finale dev’essere per l’appunto quello del “trasandato chic”.
Materiali secondari
Altri materiali da inserire nell’ambiente a seconda dei tuoi gusti sono la latta, per dei contenitori da lasciare a vista; il lino e il cotone per i cuscini, le tende e i runner per la tavola; il ferro battuto verniciato in bianco per alcuni elementi come l’attaccapanni, la struttura del letto e i lampadari; la porcellana bianca e il vetro per la mise en place.
Dettagli curati e romantici
Come sempre, sono i dettagli a fare la differenza. Questo vale anche e soprattutto per lo shabby chic. Dovrai spendere un bel po’ di tempo per definire l’home décor della tua casa, scegliere in modo certosino i soprammobili e curare l’aspetto di tutto ciò che è a vista. Dalla vetrinetta faranno capolino i piatti in stile provenzale; l’alzatina di vetro esporrà dolcetti e “delizie della nonna”; ci saranno sempre fiori freschi – come i tulipani – a profumare di romanticismo l’ambiente.
E a proposito di profumo, per la pulizia delle grandi superfici scegli un detersivo Scala dalla fragranza floreale così, anche quando mancheranno i fiori freschi, la tua casa shabby chic profumerà sempre di primavera.
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