Dopo averti dato tutti i nostri suggerimenti per scegliere piatto doccia, box doccia e sanitari, è giunto il momento di parlare del lavabo. Ne esistono di vario tipo, c’è il lavandino a colonna, quello sospeso, il lavabo da appoggio e quello a incasso. Cosa cambia? Te lo spieghiamo in questo post!
Lavabo a colonna o lavabo sospeso?
Il lavandino a colonna è un semplicissimo lavabo che poggia su una colonna di ceramica fissata a terra. Sceglilo se stai arredando un secondo bagno e non vuoi spendere troppi soldi, oppure se vuoi creare un ambiente dallo stile un po’ retrò. Il lavandino a colonna, infatti, è l’antenato di tutti i lavandini! Questo tipo di lavabo, però, presenta le sue scomodità. Per esempio:
- La pulizia della parte di pavimento compresa tra la colonna e il muro è un po’ complicata.
- La colonna di ceramica non ti permette di posizionare alcun mobile sotto il lavabo.
- La colonna, poggiando a terra, riempie lo spazio. Quindi, se hai un bagno piccolo, ti conviene optare per un lavandino sospeso
Veniamo allora al lavandino sospeso. Quali vantaggi offre rispetto al lavabo a colonna?
- Una percezione di maggiore spazio. È perfetto per i bagni più piccoli e non ti complica la vita quando devi pulire il pavimento.
- Se serve, puoi sistemare sotto il lavandino un mobile basso per riporre asciugamani e prodotti per il bagno.
Lavabo da appoggio, pro e contro
Il lavabo da appoggio, o “lavandino a ciotola”, è la scelta che strizza l’occhio al design. Di cosa si tratta? Di una “ciotola” appoggiata a un piano forato, che può essere un mobile o una semplice mensola. Alcune ciotole sono talmente belle che sembrano delle vere e proprie sculture. Possono essere di diverse forme: circolari, ovali, quadrate, rettangolari o irregolari, a simulare una pietra lavorata dall’acqua.
Tra i “pro” del lavabo da appoggio c’è, come avrai capito, una resa estetica imbattibile. Tieni presente, però, che ci sono anche alcuni “contro” legati a questo tipo di lavandino:
- È molto più costoso di un normale lavabo a colonna.
- La pulizia del piano di appoggio è complicata, specie se il lavabo non poggia completamente sulla superficie della consolle (quindi se non è rettangolare o quadrato) e crea una piccola fessura.
- Ti vincola nella scelta della rubinetteria. Il miscelatore, infatti, dovrà avere una canna più alta del normale o, in alterativa, dovrà essere fissato a parete.
Due tipi di lavabi bagno da incasso
Il lavandino a incasso è un comunissimo lavabo incassato in una consolle. Sta bene sia in contesti classici, sia in ambienti più moderni. La resa finale dipende dalla forma del lavandino e dalla scelta del mobile – un mobile che di solito deve avere una profondità di almeno 50 cm. Esistono due tipologie di lavabi da incasso:
- Incasso sotto il piano di appoggio: la ceramica del lavandino rimane sotto il livello del top della consolle.
- Incasso sopra il piano di appoggio: il bordo di ceramica del lavandino sporge rispetto al piano. Ricordati che in questo caso avrai una superficie in più da pulire! 😉
Rispetto a un semplice lavandino a colonna, quello a incasso occupa un po’ di spazio in più ma ti offre il vantaggio di avere un mobile contenitore in cui riporre tutto quello che vuoi.
Prima di salutarti vogliamo darti un consiglio in più: fai che tra i prodotti che usi per la pulizia del bagno non manchi mai Splendiacciaio e ceramica. È utilissimo per far risplendere non solo la ceramica del lavabo, ma anche la rubinetteria!